La strategia energetica della Commissione Europea è stata presentata nei giorni scorsi. La volontà è promuovere un’unica politica energetica di efficienza che porti benefici permanenti al clima.
Una politica energetica unitaria porterebbe una maggiore efficientazione generale dei consumi e garantirebbe peso maggiore all’Unione nello scenario geopolitico mondiale.
Siamo infatti, ad oggi grandi importatori di energie, superando in questo campo il 50% del fabbisogno e investendo circa 400 miliardi l’anno.
Quali sono i passaggi strategici per raggiungere l’obiettivo dell’unione energetica?
- maggiore trasparenza nell’acquisizione di energia nei confronti dei paesi terzi
- riduzione della dipendenza dai singoli fornitori
- libertà dell’energia di attraversare le frontiere con l’applicazione scrupolosa delle regole in ambiti come la separazione
- interconnessione del mercato dell’elettricità al fine di renderlo più rinnovabile e interconnesso
- revisione degli interventi statali sul mercato interno
- graduale eliminazione dei sussidi aventi ripercussioni sull’ambiente
- revisione dell’efficienza energetica con nuova considerazione della stessa come fonte di energia
- maggiore leadership tecnologica dell’UE con innovazione tecnologica dell’energia da fonti rinnovabili
Positivo riguardo i provvedimenti licenziati il presidente della Commissioe UE Jean-Claude Juncker che dichiara: “Per troppo tempo l’energia non ha beneficiato delle libertà fondamentali della nostra . L’attualità non fa che confermare quale sia la posta in gioco: molti europei temono che venga a mancare l’energia per scaldare le loro case. Con quest’iniziativa l’Europa si muove unita, in un’ottica di lungo termine. Auspico che l’energia che alimenta la nostra economia sia resiliente, affidabile, sicura e sempre più rinnovabile e sostenibile”
Entusiasmo anche in casa ATF, l’associazione che rappresenta le migliaia di tecnici del freddo e delle energie rinnovabili italiani.
“Ottimi gli spunti che emergono dal documento – dichiara il Segretario Generale Marco Buoni – che è completo e proietta l’Europa verso il futuro in tema energetico. Siamo innovatori in tutti i campi, particolarmente riguardo la sensibilità ambientale applicata nelle produzioni industriali, non possiamo certamente permetterci di restare indietro in questo campo.”
“Le nostre aziende – conclude Buoni – soffrono per i costi generati da un sistema energetico non efficiente e inadeguato al complesso sistema industriale italiano in particolare. La concorrenza che giunge da aree che hanno costi energetici quasi azzerati speriamo possa essere mitigata da questi provvedimenti”