AREA, l’Associazione europea di categoria di manutentori e installatori del settore HVAC, ha realizzato una guida sulle procedure di sicurezza e le attrezzature necessarie per gestire i refrigeranti infiammabili, in particolare gli A3 e i nuovi A2L, moderatamente infiammabili, già definiti nello standard ASHRAE 34-2013, ma ancora non totalmente recepiti nella Comunità Europea.
L’Europa ha iniziato a spron battuto il percorso di aggressione agli HFC per arrivare ad una loro riduzione significativa nell’ambito degli accordi internazionali (tra tutti il protocollo di Montreal che ha poi dato impulso al regolamento UE 842/2006, oggi superato dal nuovo regolamento 517/2014) e l’industria è alla ricerca delle soluzioni ottimali per i refrigeranti che potranno consentire il raggiungimento di tali obiettivi.
Tra le possibili soluzioni vi sono i refrigeranti infiammabili, che stanno affermandosi significativamente sul mercato per tramite delle applicazioni automotive e dei refrigeratori del tipo Plug In, assumendo un ruolo che potrà essere sempre più importante in futuro.
In generale, sarà possibile perseguire gli obiettivi di riduzione del GWP con soluzioni legate ai refrigeranti naturali (tra cui compaiono gli HC, idrocarburi, come lo R290 e l’R600) o con ritrovati della chimica, i numerosi nuovi refrigeranti sintetici, che, in gran parte, risultano essere moderatamente infiammabili. Con l’ultima Mostra Convegno, la fiera di riferimento del settore della climatizzazione, abbiamo assistito alla massiccia introduzione sul mercato di condizionatori che utilizzano l’R32 o l’HFO R1234yf. Entrambi sono definibili come “leggermente infiammabili”, refrigeranti A2L che richiedono una certa conoscenza della materia e competenze specifiche.
Questo include strumentazione dedicata e soluzioni studiate appositamente per i refrigeranti infiammabili.
“Quest’estate vedremo un ampio utilizzo di refrigeranti moderatamente infiammabili, che saranno sempre più presenti sul mercato a causa della necessaria progressiva riduzione del GWP richiesto dalla UE, attuabile con una forte limitazione degli HFC, che sta portando anche ad un probabile accordo globale”, ha commentato il Vice-Presidente di AREA e in Italia Segretario Generale dell’Associazione dei Tecnici del Freddo ATF Marco Buoni, intervenuto recentemente sul tema alla tavola rotonda di Mostra Convegno presso lo stand Assofrigoristi insieme ad Asercom. Conclude in qualità di chairman della Task Force sui refrigeranti alternativi e curatore della stesura della guida, “Come AREA, associazione europea ed internazionale dei tecnici del settore, ci siamo assunti l’onore e l’onere di realizzare una guida pratica con i consigli per l’uso delle attrezzature per questi refrigeranti al fine di gestire le loro caratteristiche in sicurezza. La pubblicazione per i prossimi mesi potrà essere un riferimento per il settore”.
“Sarà nostra cura promuovere al meglio questo strumento di informazione” conclude Gianluca De Giovanni, presidente di Assofrigoristi, membro di AREA. “Il suo scopo rientra appieno tra le specifiche di promozione della professionalità del settore che necessita di una competenza e di una qualità di installazione e manutenzione sempre più elevata per cogliere gli obiettivi ambientali e di efficienza della Comunità Europea”.
Questa nuova guida fornisce ai tecnici uno strumento per capire quale apparecchiatura debba essere utilizzata per la manutenzione degli impianti di condizionamento e refrigerazione contenenti refrigeranti infiammabili a basso GWP del tipo A2L e A3, e permetterà di promuovere una cultura della sicurezza per la gestione di quella infiammabilità che, se ben gestita, offre garanzie di sostenibilità di lungo periodo.
Clicca sul titolo seguente per scaricare la guida:
AREA Guida all’uso delle attrezzature per i refrigeranti a basso GWP (2016 IT)