La Commissione Ambiente vota la nuova regolamentazione F-Gas ancora più restrittiva!

Nella giornata di ieri, lo European Parliament Environment Committee (ENVI) ha dato luce verde alla proposta di revisione, votando per accelerare la riduzione graduale dei gas fluorurati in numerose applicazioni: Il voto porterà a una serie di divieti e restrizioni per le apparecchiature contenenti gas fluorurati, in alcuni casi già nel 2026.

Nonostante l’inclusione di alcuni compromessi rispetto alla bozza di proposta pubblicata dal relatore Bas Eickhout a ottobre, la revisione imporrà severe restrizioni già a partire dal 1° gennaio 2026.

Compromessi oggetti della votazione

Proposta ENVI

Agenda della votazione e della discussione

Tutta la registrazione della votazione (dal minuto 14:37)

Bas Eickhout ha dichiarato: “Nella maggior parte dei casi, le alternative naturali sono facilmente disponibili. Per questo abbiamo votato una posizione ambiziosa che prevede la completa eliminazione dei gas fluorurati entro il 2050 e nella maggior parte dei settori già entro la fine di questo decennio. Stiamo fornendo chiarezza al mercato e un segnale per investire nelle alternative. Molte aziende europee sono già in prima linea in questo sviluppo e ne beneficeranno, grazie alla loro posizione di mercato e alle opportunità di esportazione“.

Il voto punta inoltre a dare una “sterzata” a partire dal 2039, con l’obiettivo di azzerare completamente l’uso degli HFC entro il 2050.

I divieti previsti riguardano:

  • 1° gennaio 2026 – apparecchiature di condizionamento d’aria e pompe di calore plug-in room, monoblocco e altre apparecchiature autonome;
  • 1° gennaio 2027 – sistemi singoli split, compresi i sistemi fissi a doppio condotto, contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati;
  • 1° gennaio 2028 – sistemi split di capacità nominale fino a 12kW; limitazione dei sistemi split di capacità nominale compresa tra 12kW e 200kW ai refrigeranti con un GWP inferiore a 750; divieto totale dei gas fluorurati nei sistemi split di capacità nominale superiore a 200kW
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Sono in ogni caso state considerate alcune eccezioni per le pompe di calore: onde evitare di danneggiare gli obiettivi di installazione previsti da RePowerEU. La relazione della Commissione ENVI passerà ora all’esame dell’intero Parlamento europeo prima dei negoziati a tre con il Consiglio.

Le reazioni del settore

I primi feedback del settore non hanno tardato ad arrivare.

  • AREA ha accolto mediamente con favore le modifiche, soprattutto per quanto concerne l’obbligo di certificazione anche sui nuovi refrigeranti naturali, ma ha espresso dubbi sulle tempistiche e sul rischio che controlli e verifiche relativi alla sicurezza non siano considerati abbastanza importanti nel testo.
  • EHPA, in rappresentanza degli stakeholders delle pompe di calore, in una dichiarazione alla stampa, ha affermato che l’impatto sulle pompe di calore è in contrasto con le ambizioni di decarbonizzazione e sicurezza energetica dell’UE, nonché con gli obiettivi di REPowerEU, che prevedono il raddoppio delle vendite annuali di pompe di calore idroniche, con 10 milioni di unità aggiuntive da vendere entro l’inizio del 2027.
  • Estremamente positivo invece il feedback di EIA, Environmental Investigation Agency, che ha evidenziato come “I divieti tempestivi sono la pietra miliare della normativa sui gas fluorurati, in quanto consentono ai produttori di avere certezza sullo sviluppo dei prodotti e aiutano gli utenti finali a evitare costosi investimenti in tecnologie presto obsolete“, citando direttamente Clare Perry, Climate Campaign Leader di EIA.

Si aspettano a breve ulteriori commenti da parte dei principali attori del settore.

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