2015: la rivoluzione degli Impianti di Refrigerazione e Condizionamento per nutrire il pianeta parte da EXPO

logo-patrocinio-EXPO-2015Unico evento organizzato in Expo2015 sulle tecnologie della refrigerazione per la conservazione del cibo, il XVI Convegno Europeo si prefigge l’ambizioso obiettivo di presentare le soluzioni tecnologiche Europee, le più evolute al mondo dal punto di vista ambientale e funzionale, utilizzabili anche negli altri continenti.
Il XVI Convegno Europeo UNEP-IIF-CSG-ATF ospiterà i Presidenti delle maggiori associazioni mondiali  nelle due sedi del Politecnico di Milano e di EXPO2015 il 12 e 13 giugno 2015.
Nei paesi in via di sviluppo il 40% della frutta e della verdura (Tabella 1) non raggiunge le tavole dei consumatori finali. Tali 20120705210721-2012-40767-NDPrisorse, fondamentali per Nutrire il Pianeta, vengono perse nel tragitto e processo tra la semina, la raccolta, la distribuzione e la commercializzazione.
Nelle Nazioni più progredite la percentuale si riduce sino al 10%, dato comunque non trascurabile.
Questi dati ci fanno capire come il settore del freddo può ancora una volta rivelarsi determinante per lo sviluppo della vita nel Pianeta. La lotta alla povertà e alla fame nel mondo passa appunto dalla conservazione e dalla distribuzione per mezzo della refrigerazione, anche nelle zone più remote, di quanto viene prodotto ed è questo quanto saremo chiamati ad affermare in EXPO. Questa è la nostra nuova sfida, dopo quella vinta sul buco dell’ozono che, al pari della fame del mondo, mieteva molte vittime incrementando i tumori alla pelle, le patologie agli occhi e i cambiamenti climatici con risultati disastrosi per le aree più colpite.

Tabella 1

Globale Paesi Sviluppati Paesi in Via di Sviluppo
Popolazione nel 2009 (in Miliardi di abitanti) 6.83 1.23 5.60
Popolazione nel 2050 (previsione, in Miliardi di abitanti) 9.15 1.28 7.87
Capacità frigorifera dei magazzini (m3/1000 abitanti) 52 200 19
PERDITE di Alimenti (tutti i prodotti) (%) 25% 10% 28%
PERDITE di frutta e verdura (%) 35% 15% 40%
PERDITE di alimenti deperibili a causa della mancanza di refrigerazione (%) 20% 9% 23%
Fonte IIR 2009

In questo momento di grandi cambiamenti mondiali le Nazioni Unite ed in particolare la FAO lanciano con il Centro Studi Galileo, all’interno dell’EXPO2015, il tema  dell’esposizione universale “Nutrire il Pianeta: Energia per la Vita”, che, vista la fondamentale importanza rivestita dal settore può essere mutuato in “Nutrire il Pianeta grazie alla Refrigerazione”
Gli attori principali dell’esposizione universale dovranno quindi fare uno sforzo per focalizzare meglio nell’ambito di Nutrire il Pianeta, il ruolo fondamentale della refrigerazione, riconosciuto, in ogni caso, dall’invito da parte della FAO di svolgere parte del XVI Convegno Europeo all’interno di EXPO2015
Per giungere a questo fine le agenzie delle Nazioni Unite FAO appunto con  UNEP e UNIDO si sono unite al Centro Studi Galileo CSG e all’Associazione dei Tecnici del Freddo ATF  per approfondire a livello tecnico la grande rivoluzione degli impianti frigoriferi che sicuramente faciliterà la distribuzione omogenea di alimenti nei paesi in via di sviluppo.
L’Associazione dei Tecnici italiani del Freddo ATF e il Centro Studi Galileo si sono infatti prodigati in questi anni per aiutare i paesi in via di sviluppo, migliorando le loro condizioni di vita grazie alla refrigerazione e al condizionamento formando i tecnici locali per tramite dei progetti ONU rivolti al settore in Africa e Asia (Etiopia, Rwanda, Eritrea, Benin, Bahrain, Sri Lanka etc…. )
Il tema del grande cambiamento dei gas refrigeranti coinvolgerà tutto il settore del freddo con una “rivoluzione” di vasta portata, la più significativa di sempre.
La sfida sarà quella di ricercare tecnologie che riducano il problema ambientale legato all’aumento di efficienza degli impianti, per il miglioramento tecnologico del settore e per un maggior beneficio dell’utente finale.
Parleremo quindi di tecnologie innovative come la refrigerazione magnetica, l’uso dell’energia solare, le nuove pompe di calore a CO2, la riduzione della carica refrigerante, l’uso del turbo nella refrigerazione, la CO2 transcritica nei climi caldi e molti altri argomenti innovativi.
Tutto il mondo, in questi anni, guarda all’Europa per le sue scelte importanti. E tutta l’Europa guarda a Milano, al Politecnico e all’EXPO2015, per il XVI Convegno Europeo che spiegherà cosa sta succedendo nel nostro continente e avrà l’ambizione di trasmettere tali conoscenze al resto del pianeta.

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Approfondimento

L’importanza dell’evento si delinea a partire degli Enti Organizzatori: le Agenzie ONU FAO e UNEP, l’Istituto Internazionale del Freddo di Parigi (dal quale dipende l’85% della popolazione mondiale in materia di refrigerazione) il Centro Studi Galileo e l’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo uniti ai massimi esperti che si alterneranno alla Presidenza del convegno:
Shamila Nair Bedouelle e Jim Curlin, United Nations OzonAction- UNEP; Ayman el-Talouny, UNEP Bahrein; Divine Njie,  Food and Agricolture Organization – FAO; Riccardo Savigliano, United Nations Industrial Development Organisation – UNIDO; Didier Coulomb Direttore e Alberto Cavallini Presidente Onorario,  International Institute of Refrigeration (I.I.R.); Ennio Macchi, Politecnico di Milano; Marco Masoero, Politecnico di Torino; Gerald Cavalier Direttore, CEMAFROID; Stephen Yurek Presidente Air-conditioning, Heating and Refrigeration Institute (AHRI);  Andrea Voigt Direttore, European Partnership for Energy and the Environment (E.P.E.E.); Per Jonasson Presidente  Air conditioning and Refrigeration European Association (AREA); Thomas Phoenix Presidente dell’ American Society Heating Refrigeration and Air Conditioning Engineers (ASHRAE); Peter W. Egolf, University of Applied Sciences of Western Switzerland; Hermann Halozan, Graz University of Technology, Austria; Fabio Polonara, Università Politecnica delle Marche.

La rivoluzione dei refrigeranti:

Il tema del cambio dei refrigeranti è ormai noto alle cronache del settore. Il rispetto dell’ambiente e dei lavoratori ha richiesto in questi anni un imponente sforzo legislativo e tecnico.
La Comunità Europea ha emanato direttive sulla certificazione dei Tecnici e delle imprese (in Italia PIF e CIF) che hanno portato alla qualificazione di decine di migliaia di operatori in tutta Europa.
L’Europa chiede, oggi, un’ulteriore sforzo nella direzione del  completo rinnovamento del settore.
La sfida degli anni a venire sarà quella di fornire i benefici della refrigerazione e del condizionamento a impatto zero per l’ambiente.
Lo stato di salute del pianeta ce lo impone e la categoria si deve trovare preparata e ridurre al massimo l’utilizzo dei refrigeranti a maggiore GWP, Global Warming Potential.
Come fare a tutelare l’impresa seguendo nel contempo le direttive imposte?
La parola alle centinaia di esperti che il 12 e 13 giugno si confronteranno a Milano.
Le Nazioni Unite, tra i principali protagonisti del Convegno Europeo illustreranno come tutto il mondo, non solo l’Europa, debba intraprendere questo percorso e come la formazione e l’accrescimento delle competenze saranno punti fondamentali in questo processo di salvataggio del pianeta; il surriscaldamento globale è infatti un problema che coinvolge tutti gli abitanti della terra e gli sforzi europei non sono sufficienti per evitare che la problematica diventi irreversibile.
Tale processo creerà così un caso unico al mondo di eliminazione di alcuni prodotti, ad esempio nei frigoriferi domestici, condizionatori monoblocco, commerciali ed in alcuni industriali, ovvero quei refrigeranti HFC innocui per l’uomo ma dannosi per l’ambiente.
Inoltre tra 10 anni anche gli impianti split, stimati in Italia in 20 milioni di unità, dovranno eliminare il gas refrigerante attualmente più utilizzato, cioè l’R410a, per passare a sostanze meno dannose e con GWP minore di 750, come per esempio miscele di HFO, R32 o gli idrocarburi.

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Le prime quattro sessioni saranno incentrate su questi argomenti, nello specifico:

Prima sessione. I nuovi refrigeranti che nei prossimi anni prenderanno il posto degli HFC in moltissime applicazioni saranno gli idrocarburi, l’ammoniaca, la CO2: i refrigeranti naturali maggiormente richiesti.
In alternativa  gli HFO, nuovissimi refrigeranti sintetici che andranno a sostituire quasi senza modifiche gli attuali impianti, pur presentando una leggera infiammabilità.
Tutte queste sostanze necessitano però, per essere utilizzate, di un’ approfondita conoscenza e formazione da parte di ogni operatore, sia  per i progettisti (la progettazione è differente rispetto agli apparecchi del passato) sia per i tecnici del freddo (che dovranno prestare particolare attenzione a causa della loro più o meno alta infiammabilità e tossicità ad alte pressioni di utilizzo) e sia per gli utilizzatori finali che sono responsabili dell’apparecchiatura, della sua manutenzione, della tenuta dei registri, dei libretti di impianto di climatizzazione, dei controlli periodici oltre che della verifica che l’installatore sia propriamente qualificato e certificato PIF e CIF.
Seconda sessione. I componenti disponibili o che lo diventeranno nel prossimo futuro, garantiranno massima efficienza energetica agli impianti, controllo e protezione ambientale con relativa soddisfazione per il cliente finale che vedrà un prodotto per la refrigerazione e condizionamento ottimizzato.
Terza sessione. Aprirà un dibattito tra i partecipanti, evidenziando miglioramenti ottenuti e i punti di debolezza che il settore sta attraversando, estremamente legati negli ultimi anni alle legislazioni più o meno calzanti a livello di irrigidimento della normativa e di tempi di applicazione.
Quarta sessione. La riduzione graduale, ma importante, dei gas refrigeranti fluorurati, attualmente utilizzati nella maggior parte degli impianti del nostro Paese..
Non possiamo fare una previsione su chi predominerà, tra questi in futuro, ma possiamo dettare delle priorità: la tutela dell’ambiente, la sicurezza dell’operatore che maneggia i macchinari, l’incolumità del Tecnico che li ripara, il comfort ambientale e la conservazione degli alimenti.

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Nutrire il pianeta tramite la refrigerazione EXPO2015:

All’occhio inesperto una frase del genere può apparire una forzatura. In realtà la refrigerazione è uno dei passaggi fondamentali per assicurare cibo a tutte le popolazioni del pianeta.
Il claim dell’esposizione universale di Milano sarà “Nutrire il Pianeta” e l’ultima sessione del Convegno Europeo, la Quinta, che si terrà il 13 pomeriggio presso EXPO2015 sarà incentrata sulle buone politiche di conservazione dei cibi tramite la refrigerazione per ridurre a zero l’enorme perdita di risorse alimentari che si verifica nel passaggio produttore – consumatore.
Quasi il 25% del cibo mondo mondiale, con punte del 40% in Africa per frutta e verdura, viene perduto a causa di una non efficiente o completamente mancante catena del freddo che permetterebbe di conservare, preservare, refrigerare o congelare gli alimenti necessari per nutrire il pianeta, che sono la nostra energia ma che a loro volta utilizzano la nostra energia per arrivare al consumatore
Dobbiamo nutrire 7 milioni di persone. Senza una conservazione ottimale del cibo prodotto ogni sforzo di incremento e miglioramento delle produzioni si rivelerà inutile. Occorre quindi che la catena del freddo (in ogni sua fase, i controlli della temperatura, i magazzini refrigerati, i camion e le nuove tecnologie) giungano e vengano sviluppati in tutte le aree del Pianeta.

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